Concordato preventivo biennale – ULTIME NOVITA’ – RAVVEDIMENTO

11 ottobre 2024

Nel dl Omnibus approvato in Senato e approvato dalla camera il 4 ottobre con il voto di fiducia, tra le principali novità ci sono le modifiche al concordato preventivo biennale, con l’aggiunta di una sanatoria che può coprire eventuali mancati versamenti di imposte nel periodo 2018-2022.

 

Riassumiamo il tutto.

Il concordato preventivo biennale, in scadenza a fine ottobre, è un accordo tra il Fisco e le partite IVA.

Il concordato preventivo funziona così: l'Agenzia delle Entrate propone le imposte da pagare per i 2 anni a venire (2024 e 2025), e il contribuente può accettare o meno questa proposta.

In cambio avrà minori controlli e qualche vantaggio.

Con il recente provvedimento è stato introdotto il ravvedimento fiscale, escluso solo per i forfettari.

Chi aderisce al ravvedimento fiscale può dichiarare redditi non dichiarati al fisco tra il 2018 e il 2022: i redditi emersi verranno tassati tra il 10 e il 15% e non sarà tassata almeno la metà dei redditi.

            Sia per il concordato 2024/2025 che per la sanatoria 2018/2022 l’aliquota di imposta sostitutiva, certamente favorevole, dipende da livello di affidabilità fiscale, calcolato dagli ISA.

L’aliquota forfettaria determina un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, calcolata in base alla "differenza tra il reddito d'impresa o di lavoro autonomo già dichiarato, alla data di entrata in vigore del decreto, in ciascuna annualità e l'incremento dello stesso".

 

Si tiene conto del punteggio Isa (Indicatore sintetico di affidabilità) di chi accede al beneficio. Si parte dal 5% per i soggetti con punteggio Isa pari a 10, 10% con Isa tra 9 e 10; 20% tra 6 e

8; 30% tra 4 e 6, 40% tra 3 e 4, e 50% sotto il 3. Lo stesso vale per l'Irap.

 

Inoltre il concordato preventivo biennale darà la possibilità di fruire di  altro vantaggio che riguarda le dichiarazioni 2018, 2019 e 2022.

Per i soggetti che intendono sanare questi anni l'imposta sostitutiva di Irpef e Ires con relative addizionali è del 10% se l'Isa è superiore a 8, del 12% se l'Isa è tra 6 e 8 e del 15% sotto il 6. Per l'Irap invece l'aliquota è fissata al 3,9%.

Per le annualità 2020 e 2021 le imposte sostitutive sono invece ridotte del 30%.

Il versamento dell'imposta sostitutiva dovrà essere effettuato in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 oppure tramite rateizzazione mensile biennale "di pari importo maggiorate di interessi calcolate al tasso legale con decorrenza dal 31 marzo 2025".

 Non si commenta ulteriormente ma è certo che:

  1. Non tutti i contribuenti hanno previsioni future
  2. Non tutti i contribuenti avranno miglioramenti di utili negli anni 2024 e 2025
  3. Non tutti i contribuenti che hanno avuto contrazioni di fatturato e di utili negli anni pregressi ( 2018-2022 ) sono soggetti con inclinazione all’evasione fiscale.

Il meccanismo del concordato preventivo, abbinato alla proposta di sanatoria per gli anni pregressi penalizza questi soggetti ed indubbiamente favorisce:

  1. I contribuenti che hanno un fatturato e una redditività in crescita per il 2024 e 2025.
  2. I contribuenti che non sono stati fedeli al fisco negli anni passati.

   Essendo comunque un’opportunità da non escludere a priori il nostro studio ritiene di dover analizzare alcune posizioni di imprese e professionisti con cui valutare l’adesione.

            Le recenti notizie non ufficiali non prevedono una proroga oltre il  31 ottobre 2024 per cui i termini sono veramente ristretti.

SI RIPETE : Prima del recente intervento ( Legge 7 ottobre 2024 n. 143 ) non era possibile avere un quadro definitivo e certo di come agire e, inoltre, a fronte di questa ultima possibilità introdotta ( ravvedimento 2018-2022 ) non vi è alcuna circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 31 gennaio 2025, stabilirà le disposizioni attuative

Pur contestando il caos delle norme e l’assurdo ritardo nella definizione delle regole del gioco a distanza di 20 gg. dalla scadenza, e confidando in un rinvio della scadenza stessa, il nostro studio ha iniziato a selezionare e a contattare i contribuenti assistiti ( persone fisiche, società di persone e di capitali ) ai fini di una valutazione congiunta sia della convenienza che del “costo” fiscale.

Cordiali saluti

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