NOVITÀ della MANOVRA 2020: MANCATA SEMPLIFICAZIONE FISCALE NOTE DELLO STUDIO SUL CAOS 2019
Il neo-Governo ha già abbozzato una proposta di manovra di bilancio per il 2020, della quale vi comunichiamo gli aspetti più salienti.
In dettaglio le misure più importanti in programma:
SISTEMA FISCALE
- Promozione dei pagamenti elettronici per ridurre i costi delle operazioni e scongiurare fenomeni di evasione fiscale;
- Modifica delle attuali aliquote Irpef nel rispetto del principio di è progressività dell'imposizione fiscale, riorganizzazione delle agevolazioni fiscali;
- Introduzione della Web tax per le multinazionali.
LAVORO
- Riduzione dei costi sul lavoro a vantaggio dei lavoratori;
- Salario minimo, più tutele per i dipendenti, efficacia erga omnes dei contratti collettivi;
- Giusto compenso per gli autonomi e i liberi professionisti per evitare qualsiasi forma di sfruttamento e abuso;
- Welfare per sostenere i giovani disoccupati e con redditi bassi, assegni per le famiglie numerose e con disabili e in difficoltà economica;
- Più attenzione ai diritti di chi lavora nel mondo digitale, riders compresi;
PARITA’ DI GENERE
- Stesse retribuzioni per uomini e donne;
- Più aiuti per le imprese al femminile;
- Nuovo look per Opzione Donna e introduzione di una pensione di garanzia per i giovani;
- Iniziative per aiutare a conciliare il lavoro con la famiglia e recepimento delle direttive UE sul congedo di paternità;
INVESTIMENTI
- Investimenti, nuove regole per le imprese e politiche innovative per tutelare l'ambiente;
- Potenziamento della banca pubblica per aiutare il Sud e promuoverne la crescita;
- Più investimenti nelle star up e nelle PMI innovative;
- Digitalizzazione della PA;
NOTA DELLO STUDIO SUL CAOS 2019.
Come si nota nelle proposte del Sistema Fiscale non si accenna a semplificazioni.
Auspichiamo che il neo ministro metta mano al grave problema del caos fiscale creatosi nel 2019:
Non è possibile che in un paese avanzato si presentino decine di dichiarazioni fiscali ( LIPE, Spesometri, Esterometro, Dichiarazione IVA ), quasi in tempo reale ( con fatturazione elettronica in tempo reale ) e poi si debba attendere al 30 settembre dell’anno successivo per liquidare le imposte ( senza sapere esattamente come ) e al 30 novembre dell’anno successivo per presentare la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.
Come già evidenziato per tutti i soggetti d’impresa non società di capitali e per i professionisti la dichiarazione dei redditi ( i quadri del reddito d’impresa o professioni ) è anche documento ufficiale e necessario per i rapporti bancari e dover attendere al 30 novembre dell’anno dopo per dimostrare la redditività della propria attività.
La vicenda I.S.A. 2019 è inoltre prova del dispregio con cui i professionisti fiscali vengono trattati dal sistema ministeriale, che, si ricorda, è dal 2017 che doveva approntare il meccanismo di controllo ed è arrivato sino al 24 agosto 2019 senza un sistema affidabile, causando inoltre gravi danni allo stato che non ha ancora incassato le imposte da autotassazione ( che avrebbero dovuto essere versate a partire dal 16 giugno ), agli studi che a tutt’oggi navigano tra i ritardi ed i problemi, ai clienti che non sanno più cosa e quanto pagare.
Un paese moderno e inserito in un contesto economico europeo-mondiale, composto di tante PMI ( come ha ricordato il Presidente Conte ) deve poter pianificare anche la gestione fiscale e non affidarsi al BINGO del 30 settembre.
Ci pare effettivamente troppo.
Studio Aiassa - Dottori Commercialisti
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