Nessun controllo automatico su soggetti con voto ISA basso
26 settembre 2019
Il ministero dell’Economia, con risposta letta in commissione Finanze, ha affermato che un voto basso riportato nelle pagelle fiscali non comporta in automatico l’attivazione di un controllo.
Vi sono inoltre promesse di dialogo per perfezionare il processo di controllo.
E’ una conferma di quanto presente nella circolare 20/E/2019 dell’Agenzia, ossia che l’attribuzione di un determinato punteggio «non comporta , di per sé (ossia sulla base degli elementi di rischio “insiti” nella valutazione di affidabilità fiscale operata dall’Isa), l’attivazione di attività di controllo».
Sul migliore utilizzo degli ISA per attività di analisi di rischio ed altro attendiamo sviluppi.
Per ora la precisazione è importante perchè dalle elaborazioni effettuate possiamo affermare che lo strumento in molti casi fornisce risultati coerenti con la “redditività” dichiarata, ma in alcuni casi - pochi – fornisce un risultato massimo ( 10 ) inspiegabile e in diversi casi – non pochi – penalizza soggetti ( con risultato pari a 1) la cui situazione è immodificabile, con un effetto paragonabile alla “minimum tax”
Il MEF ricorda inoltre che i contribuenti che dovessero ottenere punteggi inferiori a 6 possono, per migliorare il proprio profilo di affidabilità, verificare la correttezza dei dati dichiarati e procedere alle eventuali correzioni ovvero indicare ulteriori componenti positive».
In ogni caso si consiglia di «fornire elementi esplicativi compilando le apposite “note aggiuntive” presenti nel software di compilazione».
Studio Aiassa - Dottori Commercialisti
Francesca, Alessandro, Gian Carlo Aiassa
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