Oggetto: Ristrutturazione edilizia tra il 2018 e il 2019.
Obbligo di invio della Comunicazione all’ENEA.
Va chiarito che l’obbligo non è generalizzato per tutti gli interventi.
L’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e in vigore anche nel 2019, è rivolto soltanto ad alcune tipologie di lavori e sul sito dell’ENEA è specificato quali sono.
Per la comunicazione all’ENEA si devono seguire sei step:
- registrazione dell’utente;
- dati del beneficiario;
- dati dell’immobile;
- scheda degli interventi;
- riepilogo;
- trasmissione.
Il mancato invio della documentazione preclude l’accesso alle detrazioni sui lavori di ristrutturazione.
Il termine di invio della comunicazione all'ENEA è il seguente:
Per gli interventi ultimati dal 1.1.2018 al 21.11.2018 il termine dell’invio comunicazione all'ENEA è il 19.2.2019
Per gli interventi ultimati dal 22.11.2018 il termine è di 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori.
Quindi si deve porre attenzione in primo luogo ai lavori ultimati nel 2018, ma solo a quelli dai quali deriva un risparmio energetico, ossia quelli previsti dall'art. 16 del DL 63/2013 e, in sintesi, come si rileva dalla guida ENEA ( 21.11.2018 ), al sito: http://www.acs.enea.it/doc/ristrutturazioni.pdf
In particolare devono essere comunicati i dati indicati nella seguente tabella (guida ENEA 21.11.2018):
Serramenti comprensivi di infissi
riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi delimitanti gli ambienti riscaldati con l'esterno e i vani freddi
Coibentazioni delle strutture opache
- riduzione della trasmittanza delle strutture opache verticali (pareti esterne) ovvero che delimitano gli ambienti riscaldati dall'esterno, dai vani freddi e dal terreno
- riduzione della trasmittanza delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall'esterno e dai vani freddi
riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti delimitanti gli ambienti riscaldati con l'esterno, i vani freddi e il terreno
Installazione o sostituzione di impianti tecnologici
- installazione di collettori solari (solare termico) per produzione di acqua calda sanitaria e/o riscaldamento ambienti
- sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per riscaldamento ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell'impianto
- sostituzione di generatori di calore con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell'impianto
- pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell'impianto
- sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell'impianto
- microcogeneratori (Pe<50kWe)
- scaldacqua a pompa di calore
- generatori di calore a biomassa
- sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze
- installazione di sistemi di termoregolazione e building automation
- impianti fotovoltaici
Elettrodomestici (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dall'1.1.2017 al fine di fruire del c.d. "bonus mobili")
- forni
- frigoriferi
- lavastoviglie
- piani cottura elettrici
- lavasciuga
- lavatrici
Tali elettrodomestici per beneficiare del c.d. "bonus mobili" devono essere di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).
La legge di Bilancio 2019 ha prorogato inoltre fino al 31 dicembre 2019 l’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica sulle singole unità immobiliari e la detrazione IRPEF maggiorata al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
A partire dal 1° gennaio 2019 il bonus per lavori di ristrutturazione edilizia stato conservato con la detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute, fino al limite di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Sono poi stati prorogati per il 2019
il Bonus mobili:: la detrazione al 50 per cento è per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata, finalizzati all’arredo dell’immobili oggetto di ristrutturazione, sino a un tetto massimo di spesa pari a 10 mila euro.
Il Bonus verde: detrazione al 36 per cento per interventi documentati di cura ristrutturazione e irrigazione del verde privato. L’agevolazione spetta per la piantumazione o la sistemazione di prati in giardini, terrazzi, balconi e cortili, anche condominiali.
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